Ecco il motivo per il quale nessuno riesce mai a smettere di fumare!

Più di 300 mila mi piace in poche ore e oltre 60 mila condivisioni; è così che questa ”insignificante” immagine pubblicata da una pagina su Facebook è riuscita a fare il giro del web, passando anche per Instagram e Twitter.



A quanto pare, quello che riporta la scritta impressa sul pacchetto di sigarette dice la verità; secondo degli studi universitari, infatti, lo smettere di fumare porterebbe molti individui a diventare paranoici, con continui attacchi di ansia e di panico. Credete sia vero? Beh, noi non ne abbiamo idea, ma per avere successo quest’immagine diventando un fenomeno virale in così poco tempo, allora qualche motivo ci sarà.




Ogni giorno siamo bombardati da decine di messaggi anti-fumo, ogni giorno l’esercito dei fumatori è emarginato dal governo attraverso leggi speciali che neanche durante il Fascismo™, per non parlare delle folli tassazioni sui tabacchi.


“Fallo per la salute” dicevano, “fallo per i soldi” dicevano, “poi ti viene il cancro e blablabla”.

Si si, certo, tutto molto vero e politicamente corretto, anzi chissà quanti di voi hanno detto “Questa è l’ultima, poi smetto, giuro”.




La ricetta, come si vede, non è elaborata. Non è semplice affatto, però, il procedimento per la realizzazione del progetto smettere di fumare. Non indaghiamo sul motivo per il quale si vorrebbe smettere, perchè se è pur vero che fa male alla salute, è altrettanto vero che in genere, avere una dipendenza non fa piacere a nessuno e liberarsi da essa può essere un passo fondamentale per avere miglior consapevolezza e controllo di sè anche in altre situazioni della nostra vita.




La maggior parte degli ex-fumatori mette su un paio di chili dopo aver smesso con la sigaretta non per maggiore assunzione di calorie ma per un cambiamento nella composizione della flora intestinale. A dirlo, uno studio supportato dalla Swiss National Science Foundation e pubblicato su PLoS ONE da parte dello Zurich University Hospital. Dopo lo stop alle sigarette per una serie di ragioni proliferano nell’intestino gli stessi ceppi batterici delle persone obese.